Pampsychia, la fase post-internet – intervista a Riccardo Patrone e Umberto Pasinetti
di Giovanni Panetta
Seconda parte dell'intervista a Riccardo Patrone e Umberto Pasinetti, sulla parte più recente della discografia di Pampsychia, in piena fase post-internet.
Embryo FuraFura Remixes

Cover di Embryo FuraFura Remixes (2022).

Internet in musica, in forma cheap, qualcosa di assurdo e che può riservare delle sorprese, ma un abbinamento che si è concretizzato realmente con il movimento multidisciplinare del post-internet nato ad inizio millennio, e che più recente è confluito nella musica elettronica. Continuano le escursioni di Nikilzine nel mondo di Pampsychia grazie agli interventi delle due menti del progetto Riccardo Patrone e Umberto Pasinetti.

Qui il primo articolo che pubblicammo su Pampsychia, sugli inizi della label lombarda. Di seguito un’escursione nella sua fase più propriamente post-internet iniziata con l’uscita di Reptilian Expo (per l’appunto Riccardo) intitolata xperiametaphone, attraverso una monografia che copre la gran parte della associata discografia più recente (fino a Embryo FuraFura Remixes (Novembre 2022), ovvero remix di brani prodotti da Matteo Coffetti, usciti nella precedente release, sempre per Pampsychia, Embryo FuraFura (aprile 2022)). Buon viaggio.

Il movimento Post-Internet gioca con il mondo digitale della cultura di massa, in cui si perdono di vista i confini tra l’intrattenimento e una poetica d’avanguardia, dove l’idea di assolutezza è intesa sottosopra, ed è dominata da un atteggiamento simulato che appare ordinario, mediocre e a basso funzionamento simulando i costumi di una buona parte della popolazione mondiale. Come avviene questo proposito nel progetto di Pampsychia?

“Noi saremmo più focalizzati sulla musica, sulle sue caratteristiche estetiche, sull’originalità e il bisogno di dire qualcosa di diverso. Non abbiamo le nozioni adatte per rispondere a questi temi. Non abbiamo teorizzato fino a questo punto la musica che produciamo.”

Parlando di Reptilian Expo, il lavoro di Riccardo xperiametaphone, pubblicato per l’appunto per Pampsychia è caratterizzato da un suono techno dilatato attraverso una creatività plasticamente deformante, secondo il consueto fil rouge della label. Se le altre tracce ruotano intorno sonorità più propriamente techno, low qua (useeeeeeeeeeddthaappa) è caratterizzata da sonorità palesemente dancefloor in forma libera, esprimendo allo stesso tempo un’attitudine rumorista con un approccio più ritmico, groovoso e lisergico. Qual è stato il percorso creativo di questa release? Come avviene quest’idea techno in un certo senso lateralmente psichedelica?

Reptilian Expo è il progetto principale di Riccardo nato nel 2018 per trovare un punto di fusione tra la dancefloor, mondo weird e sperimentazione, quindi creare un musica da club che riuscisse ad essere più evocativa e magica. “xperiametaphone” è la prima release che ha pubblicato ed esprime i primi tentativi di creare questa ibridatà tra i bassoni e Spencer Clark. C’è stato uno specifico corso creativo in quest’album che partiva dall’utilizzo di samples ricavati e processati direttamente dal cellulare (un Sony Xperia per l’appunto). Da Gennaro d’Auria, famoso cartomante scammer napoletano che mi capitò d’ascoltare casualmente dall’app di radio garden, a mix di samples risuonati da app come Fluxly.”

 In Pollo Gordo di Señor Service (Umberto Pasinetti) emerge un plasticismo che si esprime attraverso suoni aleatori e minimali, con timbri stilizzati, più compatti geometricamente. Infatti la complessità del suono richiama, in un modo non necessariamente diretto, un immaginario lisergico basato su una creatività sintetica e in parte anche analogica. In Well Swag compare un sample di Mickey Mouse, un riferimento alla cultura pop. Ritorna lo stesso concetto di cui parlavamo: entità pop incontrano di nuovo suoni di una musica elettronica innovativa, unendo due le due quasi opposte polarità, nel segno anche del post-modernismo. Come avviene l’interessante concept di Pollo Gordo? Inoltre parlateci più specificatamente del ruolo di Umberto di Pampsychia. 

Señor Service è il progetto di Umberto, quindi sì, diciamo che il legame con la label è più che diretto. Señor service è la storpiatura di un brand di sigarette inglese che fumava suo nonno, il concept che sta dietro al progetto è una sorta di pubblicità ammiccante che cerca di venderti un prodotto malsano, sembra musica tenera e innocua, ma nasconde in sè paranoie e insidie. Pollo Gordo è la sua prima release e rappresenta perfettamente quanto appena detto, il sound design (fatto per lo più con un Casio CZ-1000) è caratterizzato da suoni molto teneri, fanciulleschi, ma il flow dell’album, decisamente anticlimax, la quasi totale assenza di ambienti (riverberi o delay) e i molti silenzi tra i suoni, non permettono mai all’ascoltatore di rilassarsi veramente.”

 Seif Gaber (Polonius) ha pubblicato sotto lo pseudonimo Rorshac la release Lolophophora. Il disco combina sinteticità, concretismi e suoni alterati, nel segno di una creatività aleatoria, plastica in stile più caotico ed espressionista, in cui è presente un caratteristico riverbero secondo un tocco antiquato e lo-fi. Ci sono alcuni sample di musica dance esotica (Samba- massaggia excursion), o in generale anche momenti con melodie lucenti ed estemporanee. Questa release sembra essere un improvvisazione libera le cui tracce nel seguito sono state ri-prodotte secondo un accurato lavoro di editing. In particolar modo i pattern ondivaghi caratterizzano l’album nel nome di una luce obliqua e monocromatica, in cui emerge un certo minimalismo. Come avviene quindi questa collaborazione? Come avviene questa essenzialità nel lavoro?

Seif è un amico, ci siamo conosciuti nel 2018 ad un mercatino natalizio da O’ a Milano, aveva appena fatto il doppio album/colonna sonora “Anaxia e “Shades of Paradise” per Artetetra, due dischi pazzeschi, ma l’avevamo già apprezzato molto per “Antique Marvel” su Goaty tapes e soprattutto per “Miroirs/Miroirs II” su Nonlocal Research, che è il primo capitolo della saga Rorschac. Lolophophora è la soundtrack immaginaria di un altrettanto immaginaria e allucinatissima spy story anni 70’ la cui protagonista è Lolo, una spia esperta di magia, che grazie alle proprie tecniche illusive, deve riuscire a rimanere sotto copertura nella scena magica babilonese hollywoodiana. L’idea di arte povera è già ampiamente presente nei vari progetti di Seif, in particolare in Lolophophora ha cercato di dare un’estetica prettamente bianco e nero, fumosa, come si può notare dall’artwork e dal video annesso, girato da Roxy Ceron, con protagonista Francesca Mariano nei panni di Lolo.”

 Muestra Gratis, un album in digitale pubblicato il 14 Febbraio 2021, è caratterizzato da una creatività magmatica, fatta di micro-elementi e ben organizzata, ad opera dell’autore elettronico argentino YOTO. Il lavoro è strutturato con istanze non-verbali e non-melodiche (da più punti di vista), ponendo il tutto secondo un ordine che rendono le tracce delle fughe stocastiche. La traccia più rilevante è certamente Campioncino, composta come un pezzo trash nel contesto del web, e con un testo non-sense in Italiano. Infatti sembrano comunicare secondo una poetica “web-trash”, oltre al fatto che vi è alto senso del micro-ritmo, in cui la melodia ha un forte carattere percussivo. Ma come nasce l’incontro tra YOTO e la label? Quale fu il percorso creativo di Muestra Gratis?

“Ogni anno nel periodo natalizio MODEM, programma radio Sloveno sulla scena internet, chiede alle sue etichette preferite di fare una lista con le migliori uscite annuali, e nella nostra lista avevamo messo “Psycho Sauer” di Yoto; da qui abbiamo iniziato a sentirci su Instagram e lui ci ha proposto di pubblicare un suo album. Da li è nato un rapporto di web-amicizia che ha portato alla nascita di Muestra Gratis. Sicuramente “Campioncino” è la traccia che più rappresenta il gioco di questa collaborazione. Gli abbiamo chiesto infatti se avesse voglia di inserire nell’album una traccia in italiano e lui ci ha fatto tradurre un suo pezzo che poi ha cantato e performato nel video da lui stesso girato, creando un qualcosa di assurdo e surreale. Con Muestra Gratis abbiamo deciso di fare una t shirt, tutta l’identità grafica è stata curata con Riccardo Redeghieri (ba.iabu), nostro riferimento e collaboratore di molte nostre uscite.”

Arcanum Amarna Late At Night, un disco uscito in CD di Damien Marksson, naviga tra territori hip hop e break. Il lavoro è caratterizzato da suoni pop-urbani e da digitalismi, nel nome di un suono patinato, classico e easy listening. Musica come una colonna sonora di uno spot psichedelico, tra una poetica storica (l’easy listening, un genere del dopoguerra) e suoni sintetici del futuro. Com’è nato questo concept e com’è collocato nel contesto di Pampsichia?

Damien è molto amico di Polonius (Seif) e fu lui a proporci di pubblicarlo, ci girò dei suoi lavori che ci sembrarono affini a quello che volevamo proporre. Quindi entrammo in contatto con Damien, che ci girò l’album che ci sorprese, è un mix incredibile, plunderphonico al massimo, riesce a mischiare di tutto in un modo veramente strano e personale, un perfetto esempio di “pampsychismo”.”

Riportiamo anche il link dell’intervista a Damien Marksson curata da Giovanni Panetta per La Nuova Carne (sul vecchio dominio).

L’artista olandese Tocoy Kavei pubblica la sua prima release per Pampsychia il 16 Lugio 2021, intitolata Star Assa. Sonorità dancefloor e acide sono dominanti nel disco, secondo una forma obliqua e randomicamente rotonda, similmente ad un frattale atonale con diverse curvature e colori. Appare caratteristico il continuum presente in questi suoni; qualche volta sembra sentire movimenti liquidi, con sfumature con sfumature in qualcosa simile a forti radiazioni di una luce eterea. Inoltre influenze mediorientali (unite con l’aspetto più dance dell’autore) fanno la loro parte, offrendo un apporto originale ed eterodosso nella musica elettronica. Qual è stato il percorso di questo disco?

Ticoy Kavei aka Gigi Pinarel, non è olandese ma italiano, è un nostro carissimo amico veronese che abbiamo conosciuto a Milano qualche anno fa, d’allora abbiamo condiviso molte avventure insieme e siamo stati molto molto felici e fieri di aver avuto la possibilità di pubblicare un suo lavoro. “Star Assa” è un trip meditativo che rappresenta un periodo specifico della vita Gigi, invoca spiriti montani e stanze profonde dell’anima. Speriamo di poter pubblicare altri suoi lavori per dare più apertura al suo progetto, che al tempo venne pubblicato solo in digitale e l’artwork fu fatto da lui stesso.”

Giochi sonori liquidi e lucenti fanno la loro parte in Llamhigyn Y Dwr di Kensho Nakamura. Sonorità plastiche diventano più dilatate in maniera rinnovante. Sample di voci vengono arricchiscono il disco, nel segno di un marchio pop e fervido. Inoltre tracce come Suihoo hanno una struttura astratta e minimale, e sembra che si proietti la label verso un futuro nel nome di una geometria astratta, tra un caos barocco e un’anima matematica. Inoltre il format di questa release una chiave USB fatta a mano, realizzata da Kushami.pop, un workshop italiano di gioielli. Infine, parlateci dell’originalità di questo disco.

Kensho ci ha girato l’album per mail, era il disco perfetto nel momento perfetto, esattamente quello che cercavamo. Llamhigyn Y Dwr è un mostro della mitologia celtica che si aggira per paludi e stagni, simile a una rana gigante con ali di pipistrello al posto delle zampe anteriori e una lunga coda che utilizza per saltare sull’acqua. Kensho ha tradotto in musica questi movimenti e queste forme creando un racconto fantastico estremamente rappresentativo dell’estetica pampsychica. A rendere ancora più speciale questa uscita è la collaborazione nata dall’amicizia con Viola Vitali e Sofia Toniazzi di kusham.pop, grazie alle loro capacità di modellazione abbiamo realizzato una ala-usb del mostriciattolo composta in resina e plexiglass contienente i file dell’album.”

 Embryo FuraFura di Matteo Coffetti si muove su territori più rave con una creatività più plastica. Il groove ritmico sa coinvolgere l’ascoltatore, in cui un eccentrico ultra-naturalismo riproduce un immaginario urbano con le sue linee e pattern. A metà dell’album Safaharian ha movimenti tribali, in senso più periodico, e Tribolero Darbikabu esprime paesaggi sintetici e dancefloor attraverso una creatività fugale e in continuo movimento. In sostanza vi è un gioco tra le due polarità descritte, anche se la poetica post-internet è l’elemento più comune che permea il tutto. Potete descrivere il percorso creativo di questa release?

Matteo Coffetti è un nostro amico da tempi non sospetti, da molto prima della nascita di Pampsychia. Insieme organizzavamo il party Upstairs a Bergamo che ci ha permesso di crescere e maturare insieme. Ad oggi Matteo gestisce Pho Bho Records (insieme a Federico Spini altro compagno di Upstairs, che ha collaborato anche nella creazione del primo logo pampsychico e per alcune delle prime grafiche), label dancefloor oriented che si sta esprimendo molto nella scena club degli ultimi anni. Questa unione affettiva con noi, combinata alla sua identità creativa gli ha permesso di creare un album dal carattere unico che è riuscito ad unire in maniera impeccabile un sentimento da dancefloor con un sound micro-esotico, sunyttico, super affine all’anima della label. Per noi è stato un tassello importantissimo che unisce il nostro passato al presente, da qui infatti è nata una collaborazione che da via a una serie di uscite (Ep principalmente) dal nome muta~muta” che rappresenteranno la parte club-oriented di Pampsychia. La prima release sarà fuori a giungo!”

A seguire Embryo FuraFura Remix (ri-composizioni del disco precedente di Coffetti) fluisce verso suoni più saturati rispetto l’originaria release. Piezo MondialCasa, di Milano, crea una versione più patinata attraverso toni gravi e acidi nel suo rework di Quentin Selva Forza. In Sabu Reke di Oyubi, al posto di vuoti sospesi che danno netto spazio al beat, si propende verso un’atmosfera dancefloor e viscosamente fluida. La versione di Safahriano (Dilian, di origini bulgare) è più astratta con rifrangenze distorte in cui lo spettro luminoso viene diviso in colori vivi e caleidoscopici, mentre Lava Soup (Yogev Freilichman, artista di Gerusalemme) sonorità techno si tramutano in a qualità lounge camaleontica (esemplare il suono sinuoso del sassofono). Ritmo aldilà di ogni simmetria e vibrazioni da super-woofle sono protagonisti in RifRifRiphet ad opera di Voronhil, in contrapposizione con la traccia madre, più rarefatta ma allo stesso modo dotata di una micro-ritmìa vertiginosa. In conclusione, vi chiedo come avvengono questi elementi, e se sono stati indicati degli elementi prestabiliti come tonalità oscure e forme più slabbrate.

“Abbiamo semplicemente scelto tre artisti che ci piacciono, con una matrice dance o semplicemente amici. Piezo è un nostro caro amico e abbiamo colto l’occasione per farlo collaborare con noi, ed è riuscito a fare un remix incredibile, dancefloor banger. Oyubi è un producer juke/footwork giapponese che seguo. Produce tracce incredibili ed è stato un vero piacere che abbia accettato di remixare una traccia. Yogev l’abbiamo conosciuto via internet e ci siamo scambiati tracce e messaggi durante gli ultimi anni, e ho pensato sarebbe stata una buona idea coinvolgerlo per questo progetto. Ha creato una traccia che è anche più di un remix, quasi una produzione a sé, portando un brano in collaborazione col trombettista Shoham Sakana Manela. Dilian e Voronhil sono anche loro dei cari amici con cui stiamo condividendo tante esperienza. Dilian di base a New York è il fondatore della label international winners, che ci ha donato un remix, in perfetto stile mind-bending sunyttico, una chicca. Voronhil (aka Riccardo Redeghieri aka ba.iubaiu), co-fondatore assieme a Kuthi JIn della label Clam, è attivo collaboratore di Pampsychia, ha prodotto (e continua a farlo) buona parte dei nostri artwork, siamo molto amici e volevamo assolutamente aver e una sua firma tra questi remix, anche lui ci ha regalato una chicca in perfetto stile Voronhil, bot defraggler music.”

 

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