SORGENTE: CONTEMPLAZIONE DELLA NATURA
di Giovanni Panetta
Percorso tra la zona di montagna di Garfagnana con Sorgente di Devid Ciampalini. Intervista all'autore toscano che ha saputo sperimentare con suoni analogici e attraverso processi elettronici.
Sorgente

Cover di Sorgente (2021).

Devid Ciampalini.

Devid Ciampalini (autoscatto).

Fenomeni naturali elaborati attraverso un processo digitale e analogico. È la strada intrapresa da molti autori dell’elettronica tra cui Devid Ciampalini. Il musicista toscano pubblica il 9 Febbraio il suo primo disco a suo nome, ovvero Sorgente, attraverso l’etichetta Canti Magnetici e masterizzato da Renato Grieco. Attraverso i suoi progetti nati precedentemente (tra cui Metzengerstein, un progetto all’insegna del krautrock, e i New Jooklo Age, che riunisce Devid e il duo free jazz Jooklo Duo, con Viginia Genta e David Vanzan) c’è un’incontro tra vis creativa, rappresentato dal movimento della volontà a essere artefice del proprio mondo, e la contemplazione dell’esistente, dove la creazione dell’opera è un atto di amore panteistico, che possa essere un paesaggio celestiale o naturalistico.

Circondato dalla solitudine in zona di Garfagnana, in prossimità delle Alpi Apuane, Devid coglie l’attimo di vita che si riproduce costantemente in quel contesto naturalistico, e come un Demiurgo geloso cerca di riprodurla attraverso field recording, nastri magnetici e synth. Da qui nasce Sorgente, dove il gioco tra natura genitrice e invasività dell’operato antropico sono protagonisti, e molto spesso in conflitto, attraverso il contrasto digitale/analogico. La natura di Ciampalini è però processata, sia per mezzo dei synth che attraverso un lavoro di taglia e incolla dei nastri. Tale manipolazione non è molto diversa a quella di un paese in mezzo alla natura sommerso per mano dell’uomo (come vedremo nel caso effettivo di Vagli); ma soprattutto l’intento dell’autore è quello di cogliere la natura nel suo corso, il fine è la contemplazione, riflettendo su come le leggi siano prima di tutto naturali che dell’uomo.

Di seguito l’intervista a Devid Ciampalini, nella quale verranno approfonditi gli argomenti prima citati.

Sorgente

Foto di Devid Ciampalini.

Sorgente esprime un immaginario della natura nel profondo della sua essenza. Possiamo dire che viene posta la lente di ingrandimento dell’hardware di quel contesto naturalistico tra le Alpi Apuane e l’Appennino Tosco-Emiliano (zona Garfagnana), dove le sue componenti più pure vengono estratte e corroborate attraverso il suono sintetico che manifesta la sua forma più astratta. Quella sintesi quantistica, ottenuta da rumori dell’acqua, della pressione dell’aria o lignei è realizzata attraverso un microscopio atomico, e con il quale puoi e possiamo contemplare un oggetto o un fenomeno naturale, come un matematico osserva e studia una matrice numerica. C’è meditazione e sviluppo di quella sintesi, combinando insieme ragione e realtà. Ti chiedo infatti, Sorgente è una manifestazione di quella risoluzione relativa a quel conflitto?

“Sorgente mette a fuoco i suoni dei fenomeni naturali per poi trasformarli in qualcosa di nuovo. Ho provato a limitare il conflitto tra composizione e improvvisazione lasciando che molte parti si auto-generassero, non essendo però un lavoro di field recording rimane una mia reinterpretazione di quei luoghi che rimanda alla mia memoria”.

Devid Ciampalini

Devid Ciampalini. Foro di Lorena Serrano Rodriguez.

Devid Ciampalini.

Devid Ciampalini. Foto di Lorena Serrano Rodriguez.

In Sorgente sono emblematici i silenzi. Vuoti sonori che preparano alla contemplazione di qualcosa di incognito, e che si riveleranno quei suoni naturali corroborati dai sintetizzatori; uno sviluppo in quel senso nel nome della dissonanza, che declina quella concretezza vitale in qualcosa di obliquo e lisergico. A mio parere, Sorgente vuole essere un esperimento per l’appunto di musica concreta influenzato dai tuoi precedenti lavori tramite il synth. Ti chiedo se il silenzio in Sorgente gioca un ruolo simile, e parlaci di come l’album rappresenta un distacco dal tuo passato.

“Il silenzio è fondamentale, e saperlo usare rimane una delle cose più difficili da imparare, andrebbe messo sullo stesso piano del generare suono.
Questo lavoro è uno dei miei primi esperimenti relativi al nastro magnetico, è stato concepito tra il 2016 e il 2017, quindi direi che non è un distacco ma una prova.
“Sorgente nasce come una libreria di collage su bobina, dunque inizialmente erano soltanto forme e colori che in seguito ho ordinato per creare un percorso tematico, ma questo album poteva uscire in molti modi diversi”.

Sorgente

Foto di Devid Ciampalini.

Pecore

Foto di Isotta Meniconi.

Nella tua release e in Waterfront di SAMMARTANO, entrambe pubblicate il 9 Febbraio per Canti Magnetici, vi è un tema comune, che è quello del “paese sommerso”; qualcosa di alieno, ma allo stesso tempo di intrinseco, entra in contrasto con la sua origine, che può essere un borgo decaduto (la Taranto di Waterfront), o un luogo di montagna della Toscana (emblematico quel conflitto elettroacustico di Sorgente, tra natura e non-natura). Scegliamo noi a cosa assurgere, a quali delle due polarità, che possono rappresentare due ruoli; l’uomo contemplativo e l’uomo ribelle, e a volte questi due estremi si invertono. Ma ti chiedo, per quanto riguarda Sorgente, il tema è anche l’antagonismo tra natura e l’operato invasivo dell’uomo?

“Non mi piace pensare ad un’ antagonismo perché noi esseri umani siamo comunque animali e intrinsecamente nel DNA ci portiamo dietro tutto dalla creazione ad oggi; preferisco pensare più ad una relazione tra il nostro istinto e il nostro intelletto.
“In Sorgente ho dato maggior peso alla contemplazione, una terza opzione tra queste o meglio nessuna delle due. Un sentiero divinatorio, dove staccarsi dall’opera umana per attraversare un flusso sonoro quasi mistico non nello specifico in senso freak ma provando a stare con la mente presenti nel mondo, anche in senso antropologico, trasformando il pensiero in materia”.

Devid Ciampalini

Devid Ciampalini (autoscatto).

I suoni, i silenzi, e synth rappresentano una piramide al contrario. All’inizio abbiamo segnali sonori celestiali (Il Colore E La Luce), che trasmigrano nell’acqua (Sorgente), rumore granulare che rimanda alla terra (Monte Forato), versi di animali (Pecore E Sintetizzatore), e suoni lignei che testimoniano attività antropica in quel luogo (Sfere Fluttuanti). Una natura che si sviluppa da sé stessa da un principio astratto per evolversi in qualcosa di terreno; c’è fisicità statica, ma qualcosa di celestiale innesca il movimento, il suo corso. Potremmo dire che Sorgente potrebbe essere visto come una metafora dell’Evoluzione, il viaggio da un luogo bucolico ad uno antropizzato, compiuto attraverso una contemplazione dei suoni. Vorrei sapere se confermi queste mie parole, o più in generale l’ascolto di Sorgente è nell’ottica di un viaggio fisico.

“Confermo le tue parole, mi trovo molto in questa tua interpretazione nell’ottica del concept album. La scelta dei titoli è stata importante perché prepara ad una giusta suggestione durante l’ascolto; di questo mi è stato di aiuto Donato Epiro (di Canti Magnetici, nda), che mi ha chiesto di soffermarmi di più sul pensarli, trovando la giusta chiave di lettura. Vorrei sottolineare che i titoli rappresentano veramente dei luoghi fisici.
“Sorgente è ispirata al ruscello di Fornovolasco, “Grotte del Vento” o dette anche “Buca del Vento”, è una cavità di origine carsica situata ai piedi del monte Pania Secca. Il “Paese sommerso” è Vagli, sommerso artificialmente con lo sbarramento del Torrente Edron nel 1947, adesso diventato lago di Vagli. “Pecore e Sintetizzatore” sono belati di un gregge che stavano pascolando per le strade di Lucchio, paesino che conta 33 anime.
Quelle che rimangono fuori appunto sono “Il Colore e la luce”, che apre il disco, fatta di scie cosmiche e sintetizzatori e “Sfere Fluttuanti”, ultima traccia, fatta di suoni concreti di oggetti in movimento (una sfera che rotola da uno speaker all’altro)”.

Sorgente

Devid Ciampalini (autoscatto).

Sorgente

Foto di Devid Ciampalini.

Per concludere, speriamo che le attività live riprendano il prima possibile, e spero di vedere un tuo concerto. Per concludere, vuoi anticiparci qualcosa del tuo futuro artistico?
Grazie e a presto.

“Attualmente che non è possibile suonare in giro e nemmeno con gli amici mi sto dedicando alla produzione, sia di miei progetti e collaborazioni che piano piano sto facendo uscire, che producendo cose di altri con la mia resuscitata etichetta Ambient Noise Session. Vorrei svelarli tutti, ma toglierei la magia della suspense!
“Sto studiando inoltre la sintesi FM ed ho due lavori pronti, uno dei quali è pura computer music ed un altro che mischia digitale e nastro magnetico”.

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