IL NUOVO PRESENTE DEI CALIBRO 35
di Giovanni Panetta
Recensione di MOMENTUM
MOMENTUM

Cover di MOMENTUM (2020).

Un nuovo filone si apre (forse) per la band italiana, che deve molto al genere soundtrack di autori storici come Morricone e Bacalov. Parliamo dei Calibro 35 i quali, dopo il precedente DECADE del 2018, hanno pubblicato il loro settimo album; ovvero MOMENTUM, che ha praticamente battezzato questo 2020 (l’album è uscito il 24 Gennaio per la Record Kicks). Questa volta l’occhio è più rivolto al presente (o futuro), anche se si percepiscono comunque le vibrazioni di quel passato “cinematografico”. Le vecchie sonorità sono mezzo, non più protagoniste ma parte di qualcosa di più fresco. Suoni che simulano analogicamente le macchine, e che si uniformano all’alternative o alla black music. Idee già germogliate nel precedente DECADE, ma non mai espresse completamente. Un disco più pieno, camaleontico, pieno di energie e voglia di sperimentare.
Nella tracklist troviamo un pezzo rap, ovvero Stan Lee, e si percepiscono nuove sonorità anche in Automata e Fail It Till You Make It, rispettivamente tra ritmi matematici e fresco sentimento pop. Non mancano comunque i loro punti di riferimento del passato, prossimo o più lontano, come in Tom Down (più legata propriamente agli esordi), Thunderstorm And Data (con inflessioni melodiche jazz), e One Nation Under A Format (che ha come modello la library music).
In questo possiamo dire che DECADE ha tracciato una nuova strada verso questo nuovo album, mettendo in evidenza il loro prezioso desiderio di ricerca in musica, seguendo un percorso più che mai progressivo, dove passato e presente sono due facce luccicanti della stessa medaglia. Insomma, I Calibro 35 sono ormai un’eccellenza tutta italiana; siamo in questo senso fortunati.

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