
Cover di III, terzo album dei Fuzz, uscito il 23 Ottobre 2020 per la In The Red Records.
Se tre è il numero perfetto, i Fuzz confermano questa regola dando prova che i power trio nel rock and roll sono vivi e vegeti; se poi alla formula aggiungiamo Steve Albini alla produzione, il risultato è garantito come quando ai tre moschettieri si aggiunge D’Artagnan.
I Fuzz sono Ty Segall, Charles Moothart e Chad Ubovich e con III danno vita ad un album crudo e primitivo nel solco delle loro precedenti prove, il tutto registrato in presa diretta con pochi overdub.
Il disco si apre con Returning, un concentrato di riff sabbathiani, anche la voce richiama Ozzy Osborne.
Nothing People si apre con un giro funky salvo poi colpire con stilettate soniche.
Più garage la seguente Spit, in cui si riconoscono le consuete linee vocali di Ty Segall.
Time Collapse, costruito su un giro bluesy, si lascia andare ad aperture stoner à la Fu Manchu.
Blind To Vines è il brano più riuscito del disco in cui è evidente la mano di Segall, il brano si apre con un tradizionale giro hard blues e sfocia nella cascata dei consueti riffoni; un pezzo degno del miglior Jack White.
In definitiva 28 minuti di energia, per un album più variegato e ispirato dei precedenti e che forse avrebbe reso maggiormente con arrangiamenti più ricchi e curati, ma forse venendo meno alla cifra stilistica che ha contraddistinto la band fin dall’esordio, quindi accontentiamoci, rallegriamoci e rock and roll will never die.