FANGO RADIO, IL REALE INCLUSIVO
di Giovanni Panetta
Intervista a Alessio Chiappelli e Francesco Lippi di Fango Radio, riguardo le proposte radiofoniche e quelle della associata etichetta Fango Radio Editions.
We Hear A New World Vol.1

Cover di We Hear A New World Vol.1 (2020).

Fango Radio è una web radio di stanza in Toscana, messa a disposizione alla comunità artistica prevalentemente italiana, i cui esponenti danno il loro contributo attraverso vari format. Diversi i suoni e le parole, si va dai reading letterari, passando per le playlist, fino a programmi di divulgazione sul mondo DIY e quant’altro. Di recente Fango Radio di cimenta nella gestione di un’etichetta, ovvero la Fango Radio Editions; le uscite per il momento sono tutte in formato tape, e sono due split, due raccolte e l’album Ritratti di Cristiano Perso, dal suono elettronico vertiginoso e nichilista, attraverso un utilizzo dei synth e dei sequencer creativo e plastico. Invece le compilation, We Hear A New World Vol.1 e We Hear A New World Vol.2, rappresentano l’offerta più in senso proprio della radio e la sua etichetta, in cui compaiono contributi di personalità che collaborano anche radiofonicamente con i rispettivi programmi.

Ne parliamo con il presidente e il vice-presidente di Fango Radio, ovvero Alessio Chiappelli e Francesco Lippi. Di seguito la relativa conversazione (la cui gestazione si è distribuita per diversi mesi) sui temi che più ci hanno incuriosito.

Allora, partiamo da Fango Radio, una stazione radio che ha vita in streaming; come nasce e cresce il progetto?

Siamo comparsi con una buona dose di caso, per esperimento, in modo spontaneo. Ma la spinta era data dal pensiero, a cui tuttora ci sentiamo aggrappati, che ci fosse bisogno di provare a dare spazio e a trovare un tempo per cose, suoni, persone che solitamente rimangono nascoste. Molte delle persone che si occupano del nucleo redazionale della Fango hanno avuto esperienze legate ai mondi della musica e del suono, e il linguaggio della radio ci è sembrato il più interessante da esplorare per essere conseguenti. Non è secondario il fatto che in tempo di pandemia la radio ci abbia aiutato a tenerci in piedi e si sia sviluppata oltre le nostre aspettative, forse palesando il fatto che in qualche luogo e in qualche modo ci fosse bisogno di una iniziativa del genere.

Il palinsesto è abbastanza vario, si va dalle interviste, ai reading, programmi di approfondimento musicale, fino alle immancabili playlist. C’è la voglia di un ascolto attento e di cogliere l’occasione di analizzarlo; la possibilità è differenziata, ed è facile che il suono acustico prenda il posto di quello elettrico per poi passare a quello digitale; si fruisce di un artista o gruppo della provincia italiana, per poi sentire, ad esempio, bordoni tibetani. Mi chiedo, che tipo di selezione c’è tra i vari format, e se c’è un disegno generale dietro il progetto Fango Radio?

Se un disegno c’è è quello di essere aperti e virtualmente pronti a tutto. Non facciamo una selezione in base ai contenuti per arrivare a un risultato preciso: lo si fa in base al tipo di ricerca che fa un artista o un curatore con cui avviamo una collaborazione: ci interessa dare spazio alla diversità delle iniziative che ci sono in Italia. Un motore importante è evidentemente quello della musica, ma ci piacerebbe ampliare sempre più il resto, toccare e coinvolgere arti diverse. Il linguaggio d’adozione è un pretesto: il filo conduttore è quello di far sentire cose che si sentono poco o hanno poco spazio. Lo scenario più frequente è: invitiamo le persone a curare un programma, o accogliamo una proposta di collaborazione; loro sono del tutto libere di sperimentare; noi restiamo sorpresi, e questo ci piace parecchio.

We Hear A New World Vol.2

Cover di We Hear A New World Vol.2 (2021).

Parliamo della compilation We Hear A New World – Vol. 2, uscita il primo Aprile per la Fango Radio Editions, etichetta associata alla stazione radio toscana che incentiva l’autoproduzione. La raccolta, rispetto al primo volume è incentrata maggiormente su un suono digitale o concreto attraverso un’impostazione colta. Peculiare è la musica minimale e notturna di João Pedro Fonseca, con Speculative Inquietude, pezzo spettrale dall’andamento quasi astratto per il suo incastrarsi di suoni analogici e digitali, tra canto riverberato, piano, synth e altri suoni naturali e distorti; un fulgido esempio di musique concrète lo dà 1mic1animal di Lorenzo Abattoir, dove un’atmosfera tesa viene espressa attraverso il respiro di un animale che sembra tramutarsi in ringhio, riducendosi e gonfiandosi a più riprese; vi è anche l’elettronica magmatica e futuristica in NIGHT OF di Alexia Robbio, un esempio di musica digitale che ricalca un caos, naturale nell’esprimere con chiarezza i suoni; o String Rolls di Caronte (Martino Marini), tra suoni analogici che si accavallano in modalità ondivaga; per concludere il suono sintetico e rumorista di Quartz Crystal di System Hardwere Abnormal (Stefano Di Trapani) conclude la raccolta nel nome di un caos dai tratti aleatori.
Viene dato spazio per una fruizione più matura, diversificata, dalla forma più meditata rispetto il Vol. 1, quest’ultima dalla luce più arlecchinesca e meno oscura. Vi chiedo se il vostro intento era creare qualcosa di più complesso, e se c’era un qualche leitmotiv dietro la compilation a livello di composizione delle tracce.

L’idea di mettere in fila una compilation era nata l’anno scorso per festeggiare il nostro primo anno di attività: una raccolta compatta che raccontasse la radio a grandi linee ma con un certo dettaglio. Secondo anno, secondo volume, e nel frattempo abbiamo dato una forma più definita a un’idea di “Fango Radio Editions”. Le compilation a oggi raccolgono interventi di curatori di Fango che hanno anche progetti musicali che mettono generosamente a disposizione. La selezione quindi diventa una sorta di immagine (analogica ma con dithering) che fotografa lo stato della ricerca musicale di Fango Radio a un certo stadio, quindi può essere, come dici, che si notino dei cambi di rotta. Fango Radio Editions è nata in bilico, possibilmente con l’intento di non cadere nel dirupo di mettere in moto l’ennesima etichetta. “Editions” sta proprio a indicare il tentativo di sviluppare con la dovuta calma un progetto editoriale che vada a toccare formati diversi: un’estensione del linguaggio radiofonico che diventi di volta in volta supporto sonoro hardware, digitale, cartaceo, e molti eccetera che ancora non conosciamo.

C’è un certo comunicare con più realtà extra territoriali; Abattoir fa parte del collettivo artistico Mare di Dirac di Torino, che offre una lettura in chiave elettroacustica, attraverso le risonanze dei luoghi naturali che ospitano quelle performance, mentre Fonseca co-gestisce un’etichetta di musica elettronica con sede a Lisbona, Caronte è di Genova, Alexia Robbio è di Roma e altri dettagli a riguardo che non ho colto. Ancora una volta Fango Radio si fa portavoce di suoni distanti dalla Toscana. Mi chiedo se c’è un intento di internazionalità, e come si pone con il progetto della radio e dell’etichetta.

Nell’intreccio succede spesso di trovarci coinvolti in situazioni geograficamente distanti: abbiamo collaboratori dal Giappone, da Berlino, dal Messico, da Lisbona, ma ci interessa particolarmente guardare all’Italia e ampliare il fuoco sulle tantissime iniziative sparse sul territorio nazionale. Il nostro approccio cerca di scrutare le principali realtà che sono in giro per l’Italia, e molto ancora resta da mappare sotto il radar. Ovviamente la radice regionale c’è, un quanto il nucleo redazionale è in gran parte basato in Toscana e ci capita spesso di collaborare e documentare eventi territoriali. Ma ci interessano i punti di vista dall’interno e anche dall’esterno. Così il nostro girovagare si sta indirizzando in maniera naturale a prendere la forma di un reticolo.

Katakresi

Logo di Katakresi.

Fango Radio vede diversi di quei protagonisti nella collaborazione delle sue uscite, come Giulio Aldinucci, Lorenzo Abattoir, Alexander De Large, Alexia Robbio, etc.. Il creativo produce la sua musica, e sperimenta con un mezzo diverso, mettendosi su un piano, si potrebbe dire, “metamusicale”. È l’occasione anche per Katakresi, performance del vostro luogo da parte del collettivo Fumofonico a capo di Matteo Mannocci e Michael Nannini, che tra l’altro compaiono nella raccolta, con 万岁 (Diecimila anni), un sogno allucinato dai toni riverberati e ondivaghi; per quanto riguarda Fumofonico, attraverso una voce narrante strutturata a flusso viene analizzato, scardinato un valore attraverso un linguaggio diretto dalle venature pop; il tutto accompagnato da suoni lisergici, analogici o digitali, che suggeriscono un panorama incentrato sul realismo degli autori. Quelle esibizioni rappresentavano anche degli eventi live, che evidentemente caratterizzano la vostra comunità locale. Detto da voi direttori della radio, ci volete parlare di queste performance, e cosa rappresentano nella vostra comunità?

Ci piacciono i progetti ibridi che si fanno investire da musica, suono, parola e corpi esecutori. Ci facciamo coraggio con la prospettiva di una sistemazione metafisica, ma a forza di realtà non possiamo non appassionarci ai linguaggi del mondo fisico, che è il luogo che può accogliere le istanze più diverse. Per cui ci interessano tanto la performance nei nostri spazi, quanto la pratica di una radio impiantata in luoghi distanti del territorio, nel tentativo di dare opzioni di divulgazione del territorio tramite espressioni sceniche oltre che musicali o verbali. Le collaborazioni coi nostri curatori, anche e soprattutto laddove costoro sono “performer”, sono occasioni per approfondire temi su cui difficilmente riusciamo a concentrarci in altri momenti.

Per concludere, se volete anticipateci qualche prossima novità per quanto riguarda l’etichetta e la stazione radio.

Per quanto riguarda le “Editions”, abbiamo in imminente uscita una collaborazione con il collettivo Oceani. Nel frattempo ci prepariamo per l’ennesima ripartenza della radio dopo la pausa estiva: stiamo architettando svariati cambiamenti con l’obiettivo, anzitutto, di ampliare la programmazione giornaliera dei nostri palinsesti.

A presto, e grazie.

Grazie a te, per le belle domande e soprattutto per la pazienza!

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