DIRTY E IL LIVE CON SUN RA: I SONIC YOUTH TRA POP E NOISE
di Giovanni Panetta
Periodo in prossimità della pubblicazione di Dirty: i Sonic Youth ribaltano e giocano con le regole del pop. Fedeltà al rumore con il concerto insieme a Sun Ra.
Dirty

Cover di Dirty (1992). In foto opera di Mike Kelley.

A detta di Thurston Moore dei Sonic Youth, il 1992 “fu il periodo più tempestoso della nostra carriera”. Si riferisce infatti alla lavorazione del settimo album, Dirty, pubblicato il 21 Luglio 1992. Il disco, rinomato per il suo noise plasmato secondo il suono grunge, più radiofonico per gli storici standard dei Sonic Youth, vedeva come produttore Butch Vig, noto per aver dato il suo contributo a Nevermind dei Nirvana, e al mixaggio Dave Wallace, i quali diedero quella forma più patinata al disco nel senso sopracitato. Probabilmente però, Butch Vig non fu solo una scelta dettata dall’alto della DGC (etichetta attraverso la quale Thurston Moore e soci avevano pubblicato già il precedente Goo, dell’anno prima), ma anche da parte del gruppo per via del passato del primo nella macroscena indie rock, il quale produsse Die Kreuzen, Laughing Hyenas, Killdozer e altri. A parte il suono noise della scrittura del gruppo, il mixaggio e la produzione fanno sì che quel caos affastellato sia più cristallino, rendendo centrale la melodia e facendo passare in secondo piano rumore e (poli)ritmo. I Sonic Youth esplorano una nuova sfera di suoni, facendolo però alla loro maniera. Un feedback, un riff dissonante, un elemento eterodosso diventa parte di pezzi più strutturati in senso classico come Wish Fullfilment, Sugar Kane, Orange Rolls, Angel’s Spit o Theresa Sound-World. Una fruizione “pop” per chi vuole ascoltare qualcosa di diverso e pieno.

I contrasti, come dicevamo, non furono soltanto con i fan dell’indie rock più ortodossi, come si può facilmente pensare, ma furono anche interni. Nello scegliere i pezzi da inserire nel disco, Lee Ranaldo, l’altro chitarrista oltre Moore, propose di inserire un suo pezzo, ovvero Genetic. Fino a quel momento il contributo di Lee era abbastanza sporadico; in quegli anni però aveva cominciato a scrivere diversi pezzi, e poco prima di quel momento aveva pubblicato un album (strumentale) di nome From Here To Infinity, per la SST e Blast First. Lee comunque ci teneva molto a dare il suo contributo, e il pezzo era sulla falsariga di quelli presedenti degli altri album, come Mote e Pipeline/Kill Time: a loro modo più melodici e contornati da rumore in fede alla poetica del gruppo. Genetic però in quel caso non si conformava agli standard di Dirty, e si decise di scartarla; traccia dal suono più personale, e che non aderiva con quello degli altri pezzi. A quel punto si rischiò che i Sonic Youth diventassero un trio senza Ranaldo, dal momento che quest’ultimo la prese molto personalmente. Alla fine però si decise di inserire Genetic come B-sides del singolo di 100%, evitando così una perdita ingrata.

Prima della pubblicazione di Dirty avvenne però un evento peculiare. Il giorno dell’Indipendenza di quel 1992 i Sonic Youth tennero un concerto gratuito al Summerstage di Central Park (New York), il quale fu aperto dal free jazzist Sun Ra, artista prolifico e personaggio eccentrico, il quale dichiarava di provenire da Saturno con l’obbiettivo di salvare l’umanità. Sun Ra è stata un’ispirazione per il rock eterodosso, e non solo per i Sonic Youth, ma anche band più storiche come MC5 e Stooges hanno tratto dalla sua poetica.
Il concerto a Central Park fu un evento per i Sonic Youth; nel 2002, all’emittente radiofonica WPRB, Lee Ranaldo spiega: “Fu uno spettacolo notevole. Per un certo periodo, a quel tempo, non riuscivamo a spuntare degli show decenti a New York… Era uno di quei casi in cui quando raggiungi un certo livello di popolarità la gente della tua città diventa improvvisamente critica nei tuoi confronti, o qualcosa del genere”. Per Ranaldo quell’esibizione fu memorabile anche dal punto di vista della loro performance: “Sun Ra era straordinario, è stata un’ispirazione pazzesca suonare con lui e incontrarlo. Suonammo bene quel giorno. Nient’altro che un indimenticabile, strepitoso giorno d’estate”. La scaletta del concerto la trovate qui, dove compaiono non a caso delle anteprime di alcuni pezzi di Dirty.

Sonic Youth Sun Ra

Locandina del concerto di Sun Ra e Sonic Youth.

Per quanto riguarda l’esibizione di Sun Ra, a detta delle testimonianze, non fu comunque una delle migliori. Infatti il musicista originario di Birmingham in quel periodo ebbe una serie di ictus che non gli fecero funzionare bene gambe e la mano sinistra. Inoltre molti del pubblico – pressoché adolescenti  venuti apposta per i Sonic Youth – non conoscevano la sua storia, facendo sbottare a qualche ragazzina “sembrano dei barboni”, riferendosi anche all’Arkestra, che accompagnava il succitato fantomatico saturniano, e probabilmente per via dell’abbigliamento eccentrico dei presenti sul palco e l’ascolto poco accessibile.
In ogni caso rumori diversi, che furono anche notati nelle immediate vicinanze dai residenti in prossimità di quella zona, destando molto probabilmente la curiosità di qualche passante.

Kim Gordon (Sonic Youth) e Sun Ra.

In ogni modo, con il live insieme a Sun Ra e Dirty, che sarebbe pubblicato di lì a poco, si diffondeva in misure diverse il rumore ad un pubblico più ampio, ampliando in questo modo lo spettro di un più facile ascolto.

Bibliografia

  • DAVID BROWNE, “Goodbye 20th Century”, Piatkus, 2008.
  • STEVIE CHICK, “Psychic Confusion”, Arcana, 2009.
  • JOHN SZWED, “Space Is The Place”, Pantheon Books, 1997.
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