Breakcore distesa e ludica; intervista ai Domestic Arapaima
di Giovanni Panetta
Intervista a Francesco Banti di Domestic Arapaima sulla loro breakcore camaleontica e plastica. Analisi sull'album La Cuadra (Sonic Belligeranza).
Domestic Arapaima

La Cuadra (2022). Artwork di Serena Banti.

Domestic Arapaima, è un duo costituito da Francesco Banti e Samuel Pellegrini. Entrambi i producer fanno sfoggio di un breakcore ludico, in cui attraverso il flusso intenso e magmatico di molte centinaia di bpm o trame plastiche dai cambi repentini, rivisitano e ribaltano le stesse sonorità kitsch ed etniche che i due utilizzano come sample, ispirati dai produttori Igorrr e Ruby My Dear, alcuni dei capostipiti del genere. Quello che rende unici Domestic Arapaima è un maggior lirismo all’interno di questo pastiche di generi, con parti originali o meno, molto simile al Frankestein narrato non nella nota opera di Mary Shelley, bensì nel testo incentrato sulla critica del diritto d’autore e l’arte del sampling “Frankestein goes to Holocaust” del musicista/produttore/scrittore DJ Balli, il quale con Sonic Belligeranza ha prodotto il loro primo album La Cuadra, un doppio 10′, con mastering di Solaria.

Per il processo creativo de La Cuadra è stato fondamentale Fiverr, piattaforma social di Tel Aviv incentrata su lavoro e creatività, che ha permesso un confronto con altri grandi artisti sul lavoro di campionamento ed editing che il duo stava progettando e svolgendo. Il lavoro finale risolta organico e in particolar modo pulito e preciso, facendo emergere una levigatura barocca della texture sonora.

Inoltre, da Mexico 70 suonerà il 14 Aprile Domestic Arapaima, con il solo Francesco, in cui darà vita ad uno spettacolo con pezzi da La Cuadra, più parti di impro e dj set, all’insegna di un suono breakcore quanto più fervido e dinamico.

Abbiamo rivolto a Francesco alcune domande sul lavoro di Domestic Arapaima. Di seguito l’intervista che ne è scaturita.

Allora, come nasce e si sviluppa il progetto Domestic Arapaima e con quali intenzioni? Come avviene il lavoro sotto l’egida Sonic Belligeranza?

“Domestic Arapaima nasce dai garage trasformati in sale prove grazie ai contenitori delle uova. Nasce dalle sessioni intensive di divano e tv spazzatura. Si modella nelle ore passate a scrivere canzoni brutte e sentite mille volte ma che a te che le hai scritte sembrano da disco d’oro. Prende la sua forma definitiva nella necessità di essere il direttore d’orchestra e l’orchestra stessa. E quando c’è stato il primo contatto con la breakcore tutto è cambiato.

“L’intenzione iniziale era semplicemente quella di fare musica elettronica, drum & bass, neurofunk, jungle. Magari con qualche sample rubato da vecchie canzoni sconosciute, come i vai Dj Shadow, Prodigy e via dicendo. Poi la scelta più facile è sembrata quella di produrre autonomamente anche i sample.

“Questo processo iniziato nel 2019 culmina con la ricerca su google di “produttori italiani breakcore”. Primo risultato Sonic Belligeranza. Amore a prima vista.

“Con Dj Balli e la crew di Sonic c’è stata affinità fin da subito e abbiamo velocemente deciso di pubblicare un doppio 10 pollici. E’ stato incredibile trovare qualcuno che crede fermamente nel progetto ed è pronto a spendersi per promuoverti. Ancora grazie.”

Domestic Arapaima

Domestic Arapaima. Samuel Pellegrini (a sinistra) e Francesco Banti (a destra).

Il lavoro con la Cuadra risulta essere molto organico. Infatti sorprende una raffinata pulizia dell’editing e dell’assemblamento dei campioni. Sarei curioso di capire come è avvenuto. In più la release è caratterizzata da generi kitsch (country, liscio, un certo hip hop autoctono…) etnicamente popolari, che, mescolati con la breakcore, rendono la release inaspettatamente anacronistica per la sua sincerità più naïf e perfettamente sperimentale, un autentico UFO in musica. Quali sono i tuoi riferimenti? Come definiresti la tua musica che a tutti gli effetti appare aldilà di molti parametri esistenti?

“I campioni vengono prima scritti al computer e successivamente registrati dal vivo. Fiverr in questo processo è stato fondamentale. Ha permesso di poter usufruire di un’infinità di grandi musicisti non dovendo mai lasciare l’home studio. A questo punto il campione viene inserito nel pezzo e tagliuzzato, pitchato e distorto a piacimento. La breakcore è un genere estremamente versatile, si adatta a tutto. E lo dimostrano artisti come Igorrr e Ruby My Dear, sicuramente i miei riferimenti principali. Entrambi destrutturano la forma canzone tradizionale, fanno salti di generi repentini e violenti, e tutto suona bene (almeno per me) grazie ad un lavoro di editing minuzioso, ad uno studio sulle ritmiche ossessivo, ad una ricerca costante dell’effetto sorpresa. Un caos controllato.

“Per quanto riguarda il nome del genere, la definizione migliore è stata coniata in un bar; bislac music. Breakcore va benissimo.”

Zagasny Duu risulta essere psichedelica, in un qualche modo legata ad un immaginario magico, in cui le trame più distese fanno da contrappeso per la traccia successiva, La Cuadra De Coltie, dal carattere più gabber e magmatico, per poi tornare ad un sample più terreo caratterizzato da chitarre flamenco. C’è un certo equilibrio tra l’aspetto breakcore/gabber e i sample più demodé. Parlaci di questo passaggio e dell’idea archetipica che vuole richiamare.

“Tutte le canzoni dell’album cercano l’equilibrio di cui parli. La Cuadra raccoglie tutte le canzoni in cui è stata trovata una quadra tra analogico e digitale.

“Zagasny Duu e La Cuadra de Coltie partono da due idee completamente diverse. Zagasny nasce con l’idea di utilizzare i canti mongoli, questi si portano dietro un ambiente molto rilassato, onirico e monotonale, perfetto per un esplosione violenta nel finale.

“La Cuadra è il contrario, è uno studio a 140 bpm (molto inusuali per il breakcore), che richiama i break dei prodigy e si trasforma in un electro flamenco molto dolce.”

Pareo Party, dagli intensi bpm, e tra jazz d’annata e metal barocco, esprime un incentivo al ballo, ma in maniera anti-familiare. Attraverso il testo “Al Pareo Party agitarsi”, è come se si voglia decostruire il paradigma del ballo o del divertimento attraverso flussi magmatici di beat e generi musicali, e strutture non-euclidee. È un’occasione di ribaltare quel concetto mantenendolo vivo in una nuova forma o si vuole in realtà criticarlo?

“Sicuramente non c’è nessuna critica. La dance finale era necessaria per la storia che racconta il pezzo. Al Pareo Party sono successe cose che è meglio rimangano private.”

Per concludere parlaci delle prossime novità concertistiche e quali saranno le prossime uscite discografiche.

“In programma ci sono diverse date interessanti, tra cui Treviso, Bologna, Venezia e Taranto appunto, nel breve. Un festival a Settembre a Barcellona.

“Per quanto riguarda prossime uscite sto lavorando sul prossimo album ma i tempi sono ancora lunghi per fare previsioni.

“Grazie mille delle domande.”

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