Edizione VIII dello Sputnik Festival a Pisticci (MT), tra fumetto e musica
di Giovanni Panetta
Nuova edizione dello Sputnik tra presentazioni di opere, mostre, musica e workshop; tra i musicisti Donbruno, Muddy Worries, Nessuno Niemand, Ferula, etc...

Sputnik Festival VIII

Da domani, 19 Agosto 2022, fino al 21 avrà luogo l’Edizione VIII dello Sputnik Festival a Pisticci (MT) davanti o nella zona della Chiesa Madre. L’evento, organizzato dalla Onlus Lucana Mente Lab, promuove il fumetto e la musica indipendente, mettendo in comunicazione il territorio locale/regionale con la globalità dell’arte; in questi tre giorni nel Rione Terravecchia di Pisticci si susseguiranno presentazioni di opere dei grafici e scrittori, mostre, concerti, live performance, e workshop. Il tema centrale è “sinestesia e viaggio“, ed è stato indetto un concorso, dando la possibilità agli artisti interessati ad inviare disegni o tavole, realizzate in fede al tema, agli organizzatori che le pubblicheranno o allestiranno nella stessa o in altre manifestazioni. La scadenza del concorso passata è stata il 20 Luglio.

Sito web dello Sputnik Festival

PROGRAMMA

Presentazioni 
“Cuboctahedron” con Alberto Cosenza (19 Agosto, ore 20);
“Tristerio e Vanglorio” con Francesco Catelani (testi) e Federico Fabbri (disegni) (19 Agosto, ore 21);
“The Washer” con Giuseppe Palumbo (testi) e Romeo Gallo (disegni) (20 Agosto, ore 20);
“E Poi Muori – Una Storia Neomelodica” con Federica Ferraro (autrice) e Andrea Bruno (20 Agosto, ore 21);
“Un Corpo Smembrato” con Luigi Filippelli e Samuele Canestrari (autori) (21 Agosto, ore 20);

Mostre
Le Mani di Zeta (19-20-21 Agosto)

Concerti e Performance
Lentisco Production (19 Agosto);
Ferula – Gilgamesh (19 Agosto, ore 22);
Nessuno Niemand (20 Agosto, ore 22);
Donbruno (20 Agosto, ore 23);
Muddy Worries (21 Agosto, ore 23:30);

Workshop
Workshop di scrittura sceneggiatura fumetto, a cura di Francesco Catelani (19 Agosto);
Workshop di incisione, a cura di Sasori Komomo (19-20-21 Agosto);
Workshop di animazione stop-motion, a cura di Domingo Bombini (19-20-21 Agosto);
Workshop di improvvisazione musicale collettiva, a cura di Antonio Raimondo (19-20-21 Agosto).

Presentazione concerti (parziale)

Il 19 suonerà il collettivo musicale di nome Ferula, originario della zona di Matera. I tre componenti daranno vita sonora alla prima opera Gilgamesh realizzata dagli stessi, prendendo spunto da sonorità synth wave e post punk o più propriamente elettroniche come IDM e techno, con testi cantati in italiano.

Nessuno Niemand (Francesco D’Apolito), autore della graphic novel Nak3d Pig, di ispirazione burroughsiana, si esibirà con il suo set elettronico; l’edizione scorsa – la settima –  ha eseguito un’improvvisazione libera dalle sonorità oscure, spaziali e distopiche, in cui parti più distese incontravano idiosincrasie noise.

Donbruno, duo originario di Bari, formato da Domingo Bombini (basso, che parteciperà al festival come grafico) e Ruggiero Dargenio (batteria) sublimano l’energia punk nella complessità istintiva del funk, generando sonorità urbane, con un forte impatto energico, intelligente e viscerale. L’ultima produzione dei Donbruno è il singolo Jacques Cousteau, un pezzo di cui esistono due versioni, di cui una in collaborazione con Livia Monteleone (Dirty Trainload, Behind Bars) e pubblicati entrambi nella compilation INSTRUMENTAL Vs VOCALIST Compilation; il disco coinvolge diversi duo elettrici, soprattutto quelli batteria-chitarra, e non a caso è a cura di Giusy Elle, direttrice del progetto di divulgazione e approfondimento sui duo musicali Electric Duo Project. Il pezzo Jacques Cousteau più periodico rispetto le precedenti produzioni, vede l’aggiunta di parti più sintetiche che danno un carattere più disteso alla dinamismo ritmico generale che diverge in sonorità free.

Direttamente dalla zona più periferica di Bologna, allo Sputnik si esibiranno il 21 Agosto i Muddy Worries, trio definitosi di genere punk rock ‘n’ roll. Nel 2016 pubblicano la loro prima uscita, un EP omonimo (Hotpot Records) in cui energia punk e spensieratezza rock ‘n’ roll (per l’appunto) si legano attraverso un energia empatica, dando spazio anche a spontanee dissonanze.

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